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Quali caratteri?

Last updated on 27 Giugno 2021

Se i carat­te­ri non sono tut­to, poco ci man­ca. Che si trat­ti di un sem­pli­ce docu­men­to, una rivi­sta, un flyer pro­mo­zio­na­le o l’in­ter­fac­cia gra­fi­ca di un sito web, la scel­ta dei fon­ts ed il loro abbi­na­men­to (pai­ring) sono fondamentali.
Un argo­men­to com­ples­so, con una nutri­ta let­te­ra­tu­ra alle spal­le e nume­ro­se risor­se in rete che ren­do­no pra­ti­ca­men­te impos­si­bi­le sci­vo­la­re nel già detto.
Due chiac­chie­re a riguar­do, non impe­gna­ti­ve, si pos­so­no comun­que sem­pre fare.
Intan­to ini­zia­mo chia­ren­do che:

  • type­fa­ce: indi­ca la fami­glia di carat­te­ri (es. ATF Alter­na­te Gothic)
  • font: è il sin­go­lo carat­te­re del­la fami­glia (es. ATF Alter­na­te Gothic Bold Extra-Condensed)

Nel­l’im­ma­gi­ne sopra un carat­te­re uti­liz­za­to nel maga­zi­ne LIFE (anno 1937) è sta­to mes­so a con­fron­to con diver­si fon­ts simi­li più o meno risa­len­ti, uti­liz­za­ti o ispi­ra­ti alla stes­sa epo­ca. Par­lia­mo di set di carat­te­ri sen­za gra­zie (Sans-Serif Type­fa­ces) come Futu­ra (1927), Hel­ve­ti­ca (1957), Frank­lin Gothic (1903) e ATF Alter­na­te Gothic (2015 ma ispi­ra­to ad Alter­na­te Gothic del 1903). Si noti come i fon­ts sia­no abba­stan­za simi­li e qua­li le dif­fe­ren­ze più evi­den­ti. Tra que­sti pro­ba­bil­men­te Frank­lin Gothic è quel­lo che più si avvi­ci­na all’o­ri­gi­na­le e che dovrem­mo uti­liz­za­re se il nostro sco­po è quel­lo di rie­vo­ca­re l’e­po­ca, lo sti­le ed il lay­out in un pro­get­to. Le fami­glie che ho cita­to e i rela­ti­vi fon­ts sono com­mer­cia­li. Esi­sto­no tut­ta­via anche alter­na­ti­ve non a paga­men­to. In par­ti­co­la­re il font Lea­gue Gothic (licen­za SIL OPEN FONT) è libe­ra­men­te sca­ri­ca­bi­le ed utilizzabile.

Dei tools onli­ne sono par­ti­co­lar­men­te uti­li per iden­ti­fi­ca­re i font o quan­to­me­no per tro­var­ne di simi­li. Tra i più noti:

Pri­ma di adden­tra­ci nel­lo stu­dio più o meno appro­fon­di­to dei vari fon­ts e del­le loro carat­te­ri­sti­che, non­ché del­le rego­le gene­ra­li da segui­re nel­l’ab­bi­nar­li, non esi­ste nien­te di meglio che osser­va­re. Rivi­ste che han­no segna­to la sto­ria, pub­bli­ci­tà famo­se e quan­t’al­tro pos­sa for­ni­re ispi­ra­zio­ne ed esse­re carat­te­ri­sti­co di una deter­mi­na­ta epo­ca o sta­to emo­ti­vo (mood) come anche par­ti­co­lar­men­te effi­ca­ce nel vei­co­la­re uno spe­ci­fi­co messaggio.
Avre­mo così già un qua­dro gene­ra­le che ci aiu­te­rà, più avan­ti, nel­la com­pren­sio­ne di alcu­ni aspet­ti fon­da­men­ta­li del­l’u­so dei font e del­le loro combinazioni.

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